Decreto Coesione: in arrivo incentivi per giovani professionisti e partite IVA

Via libera del Parlamento al Decreto Coesione (D.L. 60/2024); il provvedimento – approvato in via definitiva anche dalla Camera – dovrà essere solo pubblicato in Gazzetta per l’entrata in vigore.

Il Decreto Coesione contiene importanti novità in materia di incentivi all’auto-imprenditorialità e agevolazioni contributive per l’assunzione di giovani e donne.

Le misure – che non hanno subito modifiche in fase di conversione – riguardano i soggetti svantaggiati residenti in tutte le regioni italiane e quelli che risiedono nelle aree ZES del Mezzogiorno. Esaminiamo le principali misure di interesse per professionisti e imprese.

Sostegno all’autoimpiego e all’imprenditorialità nel Decreto Coesione

Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali definirà le modalità per l’attuazione di due iniziative chiave:

  • Autoimpiego centro-nord Italia“;
  • Investire al Sud 2.0“.

Soggetti destinatari

Possono essere ammessi ai finanziamenti:

  • persone giovani di età inferiore ai trentacinque anni;
  • persone disoccupate da almeno dodici mesi;
  • persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • persone inattive, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • donne inoccupate, inattive e disoccupate;
  • disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL.

Tipologia di progetti ammessi

Sono finanziabili le iniziative finalizzate all’avvio di imprese e professioni autonome, individuali o collettive, comprese quelle che richiedono l’iscrizione a ordini o collegi professionali.

Saranno agevolate tutte le attività avviate in forma individuale mediante apertura di partita IVA per la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero professionale, ovvero in forma collettiva mediante costituzione di società cooperativa, società in accomandita semplice, società in nome collettivo, società a responsabilità limitata o società tra professionisti.

Nello specifico sono ammessi le seguenti iniziative:

  • erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività;
  • tutoraggio finalizzato all’incremento delle competenze e al supporto;
  • concessione di incentivi economici per l’avvio delle attività.

 Entità e forma dell’agevolazione

Gli incentivi, conformi alle disposizioni del regolamento (UE) 2023/2831 sugli aiuti de minimis, comprendono:

  • Autoimpiego centro-nord Italia: voucher di avvio fino a 30.000 euro (40.000 euro per iniziative innovative o sostenibili, 50.000 euro per le regioni colpite da eventi sismici) e contributi a fondo perduto fino al 65% dell’investimento (o fino al 70% per investimenti oltre i 120.000 euro);
  • Investire al Sud 2.0: voucher di avvio fino a 40.000 euro (50.000 euro per iniziative innovative o sostenibili) con contributi a fondo perduto fino al 75% dell’investimento (o fino al 70% per investimenti oltre i 120.000 euro).

Le agevolazioni per le nuove iniziative in settori strategici

Al fine di incentivare l’occupazione giovanile il Decreto Coesione mette a disposizione ulteriori agevolazioni riservate a gli under 35 che avviano, entro il 31 dicembre 2025, imprese nei settori strategici delle nuove tecnologie e della transizione digitale ed ecologica.

Per queste iniziative è possibile richiedere, per 3 anni (fino al 31/12/2028), sia per i professionisti che per gli eventuali dipendenti delle imprese Under 35 assunti a tempo indeterminato dal 1° luglio 2024 fino al 31 dicembre 2025, l’esonero del 100% dei contributi INPS con un limite di 800 euro al mese.

L’esonero contributivo per l’assunzione di giovani e donne

I datori di lavoro privati che assumono giovani Under 35 a tempo indeterminato, tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, sono esonerati dal versamento dei contributi INPS per massimo 2 anni, fino a 500 euro al mese (o fino a 666 euro in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).

Per le assunzioni a tempo indeterminato di donne l’agevolazione consiste nell’esonero totale dei contributi INPS per due anni, fino a 666 euro al mese, senza impatto sulla pensione.

 



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