- 26 Agosto 2024
- Posted by: staff
- Categoria: Pillole di Finanza Agevolata
Il 16 agosto 2024 è stata pubblicata dal MIMIT la circolare operativa in cui sono indicate le linee guida per la fruizione del credito d’imposta.
Lo scorso 7 agosto è stata aperta la piattaforma per la prenotazione degli incentivi rientranti nel Piano. Il progetto si pone l’obiettivo di incentivare e aiutare le imprese verso il passaggio ad un modello energetico efficiente, sostenibile e basato su fonti rinnovabili, supportando gli investimenti in digitalizzazione, transizione green e formazione del personale. Le risorse messe a disposizione ammontano a 6,3 miliardi di euro.
Va inoltre precisato che il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito e nemmeno della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Bonus transizione 5.0: cos’è e a chi è riconosciuto
Il credito d’imposta riconosciuto è proporzionato alla misura dell’investimento operato, ed è possibile beneficiarne a patto che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento. La misura è pari al 35% fino al tetto massimo di 2,5 milioni di euro di investimenti. Nei casi di forte riduzione dei consumi energetici l’agevolazione potrà raggiungere il 40 o il 45% delle spese sostenute per i progetti agevolabili.
Beneficiarie possono essere tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.
Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione tramite modello F24 entro il 31 dicembre 2025.
Le fasi per prenotare il credito d’imposta
Ai fini della prenotazione, la procedura rispetta alcune fasi importanti. Dapprima le imprese inviano una Comunicazione Preventiva, corredata dalla Certificazione ex-ante; le comunicazioni preventive inviate saranno valutate e gestite dal GSE secondo l’ordine cronologico di invio, verificando solo che la comunicazione sia stata inviata correttamente con tutti i dati e la documentazione richiesta, e che sia stato rispettato il limite di spesa.
Dopodiché entro 30 giorni dalla conferma del credito prenotato (ricevuta di conferma) l’impresa trasmette una comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto, in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione dei beni rientranti nella Transizione 5.0.
Infine, a seguito del completamento del progetto di innovazione, l’impresa trasmette una Comunicazione di completamento, corredata dalla Certificazione ex-post, contenente le informazioni necessarie ad individuare il progetto di innovazione completato.
La circolare operativa del MIMIT
La circolare operativa n. 25877 del 16 agosto 2024, fornisce chiarimenti tecnici in merito alla corretta applicazione della disciplina agevolativa per poter godere del credito d’imposta. Questo provvedimento rappresenta l’ultimo tassello posto per poter godere del beneficio, a cui potrebbe seguire un’ulteriore prossima guida.
Il documento contiene precisazioni in merito ai soggetti beneficiari, ai criteri per la determinazione dei risparmi energetici, oltre che alle procedure relative alla comunicazione preventiva e alle comunicazioni di avanzamento e di completamento del progetto. Il provvedimento offre anche dettagli aggiuntivi sugli impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili finalizzata all’autoconsumo e alle attività di formazione. Troviamo inoltre un approfondimento sul rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm) con anche una parte “didattica” in cui sono contenuti alcuni esempi di calcolo spettante a seconda degli investimenti posti in essere.
Al fine di individuare l’ambito applicativo dell’agevolazione, la circolare offre anche un focus sul concetto di struttura produttiva e processo interessato. In particolare, il processo interessato coincide con il processo produttivo interessato dalla riduzione dei consumi energetici conseguita tramite gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi di cui agli allegati A e B alla L. 232/2016.
La struttura produttiva, secondo quanto riporta la Circolare, coincide con il sito, costituito da una o più unità locali o stabilimenti insistenti sulla medesima particella catastale o su particelle contigue, finalizzato alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, avente la capacità di realizzare l’intero ciclo produttivo o anche parte di esso, ovvero la capacità di realizzare la completa erogazione dei servizi o anche parte di essi, purché dotato di autonomia tecnica, funzionale e organizzativa e costituente di per sé un centro autonomo di imputazione di costi.
Alla circolare in oggetto sono allegati i moduli necessari nel corso delle varie fasi del procedimento dopo la presentazione della richiesta.