- 13 Luglio 2023
- Posted by: staff
- Categoria: Pillole di Finanza Agevolata
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha stanziato ulteriori 175 milioni di euro per finanziare i progetti già presentati dalle imprese del Sud nell’ambito del secondo sportello e rimasti senza copertura per esaurimento fondi.
Le nuove risorse finanziarie si integrano ai precedenti 500 milioni, sbloccati per il 2023 nell’ambito del PNRR e destinate a progetti nelle Regioni del Mezzogiorno.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) oppure attività di ricerca. Le imprese possono presentare progetti anche in forma congiunta, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti.
Tipologie di progetti ammissibili
La misura finanzia le tipologie di progetti di cui al Decreto ministeriale 11 maggio 2023, che definisce i dettagli per l’accesso ai finanziamenti.
I progetti devono essere realizzati nelle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) e coerenti con gli obiettivi del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027, seguendo i criteri di selezione previsto dallo stesso Programma, generali e specifici dell’Azione 1.1.4 “Ricerca collaborativa”.
Sono finanziate attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs).
Le agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse in forma di contributo diretto e finanziamento agevolato: contributo al 50% per la ricerca industriale e al 25% per lo sviluppo sperimentale; finanziamento massimo 20% dei costi ammissibili di progetto.
Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti una maggiorazione del contributo fino a 10 punti percentuali per le PMI e Organismi di ricerca e 5 punti percentuali per le grandi imprese.
Come funziona
Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste Decreto ministeriale 31 dicembre 2021 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.
Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.
Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata.
Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.
Successivamente alla stipula dell’Accordo, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.