Manovra 2022: le principali novità per le imprese

Nella legge di bilancio in vigore dal 1° gennaio 2022 sono state introdotte misure per la competitività del sistema produttivo italiano e delle imprese, con incentivi per investimenti in transizione digitale e green, un nuovo fondo per la transizione industriale, norme anti-delocalizzazioni, contratti di sviluppo, proroga della Nuova Sabatini, rifinanziamento del Fondo di garanzia PMI, riforma del Patent box, sostegni contro il caro bollette.

Si tratta di misure che saranno ulteriormente rafforzate dal Governo: il duplice obiettivo è infatti quello di agire lungo la direttrice degli obiettivi di sviluppo e rilancio economico fissati dal PNRR (trasformazione digitale e green dei processi produttivi, attrazione di investimenti nazionali e internazionali) e lungo quella degli aiuti e dei ristori per la ripartenza post-Covid e della tutela dei lavoratori coinvolti da aziende in crisi.

Di seguito, una breve analisi delle principali misure destinate alle imprese:

Aiuti per imprese in crisi

Un fondo speciale di 100 milioni di euro favorisce il prepensionamento di lavoratori di aziende in crisi ed anche l’assunzione agevolata da decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato queste figure. Previste anche agevolazioni per acquisto di immobili da parte delle imprese in crisi. Si tratta di misure che si collocano nell’alveo di incentivi già esistenti per le aziende che investono in aree di crisi e si impegnano ad assumere percettori di sostegno al reddito, disoccupati e lavoratori per i quali è attivo un tavolo di crisi aperto presso il MISE.

Norma anti-delocalizzazioni

Una nuova norma anti-delocalizzazione per aziende con più di 250 dipendenti che decidono di chiudere una sede o uno stabilimento produttivo, licenziando più di 50 dipendenti, prevede una comunicazione preventiva almeno tre mesi prima a sindacati, Regioni, Ministero del Lavoro, MISE ed ANPAL, presentando un piano per tutelare i i lavoratori in esubero.

Contratti di sviluppo

Rifinanziati (con 450 milioni di euro) i Contratti di sviluppo: si tratta di uni strumento di politica industriale che permette di agevolare i progetti di investimento a sostegno della competitività.

Nuova Sabatini e Fondo di Garanzia

A sostegno delle imprese che investono, sono state rifinanziate due misure chiave per le PMI italiane: la Nuova Sabatini (900 milioni di euro dal 2022 al 2026) e il Fondo di Garanzia (con ulteriori 3 miliardi fino al 2027).

  • L’incentivo per i beni strumentali delle PMI ritorna però al sistema di erogazione tramite quote, mentre la tranche unica torna ad essere limitata agli incentivi che rientrano sotto una certa soglia.
  • Per quanto riguarda invece il Fondo di Garanzia, la Manovra riduce i prestiti all’80% della garanzia, fino a 30mila euro, fino al 30 giugno 2022.

NB: prorogata al 31 dicembre 2022 anche la sospensione del mutuo prima casa per autonomi e liberi professionisti che si rivolgono al Fondo Gasparrini.

Patent box

La riforma del Patent Box prevede che l’incentivo passi dal 90% al 110%, escludendo però dai beni agevolabili i marchi di impresa (come invece era stato previsto dal Decreto Fiscale) e limitandolo ai brevetti e agli beni giuridicamente tutelati. Si elimina anche il divieto di cumulo tra il credito d’imposta derivante dal Patent Box e quello per la Ricerca e Sviluppo, prevendendo un regime transitorio.

Fondo transizione industriale

Istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico un Fondo per la transizione industriale, con dotazione di 150 milioni dal 2022, volto a favorire l’adeguamento sostenibile del sistema produttivo nazionale, con agevolazioni alle imprese che investono in efficientamento energetico, riutilizzo e impiego produttivo di materie prime e riciclate.

Investimenti 4.0, green e internazionalizzazione

Incrementate le risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, attraverso incentivi e aiuti specifici. Prorogate anche le misure fiscali che prevedono crediti d’imposta per investimenti in ambito Industria e Transizione 4.0, nonché per quelli in R&S (Ricerca e Sviluppo), transizione ecologica e innovazione tecnologica.

Incentivi apprendistato

Via libera allo sgravio contributivo al 100% per tre anni a favore delle micro-imprese (ossia alle piccole imprese fino a 9 dipendenti) che stipulano nel 2022 contratti di apprendistato di primo livello rivolti a giovani fino a 25 anni di età.

Bonus PMI in Borsa

Torna il credito d’imposta per il collocamento in Borsa delle PMI: è stato infatti prorogato fino alla fine del 2022 il credito d’imposta – con un massimale del beneficio pari a 200mila euro – sul 50% sulle spese di consulenza e per quelle connesse all’ingresso sui mercati azionari – per le piccole e medie imprese che si collocano in Borsa in un paese dell’Unione europea.

Taglio IRAP

Oltre alla riforma degli scaglioni IRPEF e delle relative aliquote, la Manovra 2022 prevede un parallelo percorso di riduzione delle tasse per quanto concerne l’IRAP. In particolare, si comincia con la cancellazione IRAP dell’imposta per le ditte individuali, gli autonomi e i professionisti, interessando una platea di 835mila autonomi e professionisti con partita IVA, attraverso uno stanziamento di un miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023.

Rinvii e proroghe

  • Rinviato al 1 gennaio 2023 l’entrata in vigore della sugar e plastic tax.
  • Viene rinviata di due anni l’entrata in vigore del regime IVA per Terzo Settore e mondo dello Spettacolo.
  • Rinvio pagamento cartelle esattoriali fino a sei mesi (per quelle notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022).
  • Prorogata per tre mesi l’esenzione Tosap/Cosap per esercenti e ambulanti.

 

Misure per l’agricoltura

E’ stata estesa misura “ISMEA più impresa”, inizialmente prevista solo in favore dei giovani imprenditori, anche alle donne di tutte le età.

Si amplia inoltre la platea dei soggetti beneficiari della misura, eliminando il vincolo di soglia minima della metà numerica dei soci quale requisito di ammissibilità delle società.

Post modifica, quindi, l’accesso è consentito alle imprese amministrate e condotte da un giovane imprenditore agricolo di età compresa tra 18 e 40 anni o da una donna ovvero, nel caso di società, composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da giovani di età compresa tra 18 e 40 anni o da donne.

Ante modifica, invece, erano ammesse le imprese amministrate e condotte da un giovane imprenditore agricolo di età compresa tra 18 e 40 anni o da una donna ovvero, nel caso di società, composte per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, da giovani di età compresa tra 18 e 40 anni o da donne.

Si prevede inoltre:

– l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, di un “Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteo-climatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo-brina e siccità”, con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2022;

– l’incremento di 50 milioni di euro, per l’anno 2022, delle risorse finanziarie dedicate alle attività svolte da ISMEA a condizioni di mercato (aumenti di capitale, prestiti obbligazionari, strumenti finanziari partecipativi), per progetti di sviluppo delle società del settore agricolo e agroalimentare (ISMEA Investe);

– l’incremento di 10 milioni di euro delle risorse finanziarie dedicate alle attività svolte da ISMEA per la concessione di garanzie a fronte di finanziamenti a breve, a medio ed a lungo termine;

– l’incremento di 5 milioni per il 2022 della dotazione del Fondo rotativo per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile in agricoltura (ISMEA donne in campo);

– l’incremento di 15 milioni di euro, per il 2022, delle risorse destinate a finanziare attività in favore dello sviluppo dell’imprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale (ISMEA più impresa).

Microcredito

Il comma 914 modifica la disciplina del microcredito:

elevando da 40.000 a 75.000 euro l’importo massimo di credito concedibile per le operazioni di lavoro autonomo e di microimprenditorialità;

– consentendo agli intermediari di microcredito di concedere finanziamenti a società a responsabilità limitata senza l’obbligo di assistenza di garanzie reali, nell’importo massimo di 100.000 euro;

prevedendo che le disposizioni di rango secondario individuino una durata ai finanziamenti fino a 15 anni e che nella concessione del microcredito siano escluse le limitazioni riguardante i ricavi, il livello di indebitamento e l’attivo patrimoniale dei soggetti finanziati.

 



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