Fondo rotativo regionale per il recupero delle aziende in crisi (WBO) – REGIONE LAZIO

La Regione Lazio (L.R. 13/2018 – art. 4, c. 40 e ss) ha istituito il Fondo rotativo regionale per il recupero delle aziende in crisi (Fondo WBO), finalizzato a sostenere operazioni per il recupero di aziende in crisi da parte di cooperative costituite da dipendenti o ex dipendenti (cd. Workers Buyout).

Con deliberazione n. 666 del 24 settembre 2019, modificata dalla deliberazione n. 717 dell’8 ottobre 2019, la Giunta Regionale ha approvato gli “Indirizzi e Criteri per la gestione del Fondo WBO definendo i principi generali per l’accesso al Fondo e stabilendo di affidare a Lazio Innova il compito di individuare il gestore del Fondo WBO e di curare i rapporti con tale soggetto.

In esito ad una apposita procedura aperta (ex art. 60 d.lgs. n. 50/2016), Lazio Innova ha affidato la gestione del Fondo WBO a CFI – Cooperazione Finanza Impresa.

Lo strumento consiste in un finanziamento agevolato – a tasso zero – e ha la finalità di sostenere l’acquisizione di aziende in crisi o oggetto di delocalizzazione, da parte dei dipendenti dell’impresa organizzati in forma cooperativa.

Il Fondo WBO, in particolare, finanzia l’affitto o l’acquisto di aziende, rami d’azienda o complessi di beni e contratti da parte di società cooperative costituite da lavoratori dipendenti dell’azienda in crisi o oggetto di delocalizzazione:

  • per effetto del diritto di prelazione ai sensi di quanto disposto dall’articolo 11, comma 2, del decreto – legge 23 dicembre 2013, n. 145 (convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n.9);
  • al fine del rilancio o della riconversione del sito produttivo a rischio chiusura a causa di delocalizzazione dell’attività economica.

Soggetti beneficiari

Società cooperative, appartenenti alla categoria produzione e lavoro, costituite per almeno i 2/3 da dipendenti di un’azienda in crisi o oggetto di delocalizzazione (Azienda di provenienza), che presentino un progetto industriale per il recupero dell’azienda.

Nell’Avviso sono specificate le attività escluse dall’ambito di operatività dello strumento.

Tipologia di spese ammissibili ed entità dell’agevolazione

Sono ammissibili le spese inerenti all’attività d’impresa, come elencate nell’Avviso.

Il finanziamento è pari al 100% dei costi ammissibili; l’importo minimo è pari a 20.000 euro.

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero ed è concessa ai sensi e nei limiti dei Regolamenti UE n. 1407/2013 (de minimis) o n. 1408/2013 (de minimis agricoltura).

Modalità di erogazione ed eventuali garanzie sui beni oggetto dell’investimento saranno fissate dalla delibera di concessione, in base alle caratteristiche del progetto industriale presentato.

La dotazione complessiva ammonta a 8.000.000,00 euro.

Modalità di accesso allo strumento

La procedura è a sportello e si attiva con la presentazione della domanda e della relativa documentazione a corredo, secondo le modalità previste nell’Avviso, direttamente a CFI, all’indirizzo PEC cfi@pec.it.

L’apertura dello sportello è prevista alle ore 9.00 del 20 ottobre 2021; le domande possono essere presentate fino al 1° luglio 2029.

Possono presentare domanda anche i dipendenti dell’Azienda di provenienza non ancora costituiti in cooperativa, in qualità di Soggetti Promotori.

 



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